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MACHIAVELLI, IL PRINCIPE E IL CAPOSQUADRA

GIOVANN GALLEGGIANTI
Publication date 01/08/2015
EAN: 9782954864310
Availability Available from publisher
In questo libro scritto direttamente in francese, Giovanni Galleggianti propone in 450 pagine una nuova presentazione della filosofia del Fiorentino Machiavelli.Il libro, uscito in Francia nel maggio 2014, è pubblicato nel 2015 nella traduzione itali... See full description
Attribute nameAttribute value
Common books attribute
PublisherGALLEGGIANTI
Page Count586
Languagefr
AuthorGIOVANN GALLEGGIANTI
FormatPaperback / softback
Product typeBook
Publication date01/08/2015
Weight1100 g
Dimensions (thickness x width x height)3.20 x 17.00 x 24.00 cm
In questo libro scritto direttamente in francese, Giovanni Galleggianti propone in 450 pagine una nuova presentazione della filosofia del Fiorentino Machiavelli.Il libro, uscito in Francia nel maggio 2014, è pubblicato nel 2015 nella traduzione italiana. L’opera è composta di due parti: una teorica e l’altra dimostrativa.Nella prima parte, Giovanni Galleggianti cerca di distruggere la tradizionale accusa che la filosofia machiavellica sii una filosofia per i forti. E propone la visione che Machiavelli ebbe della sua filosofia: uno strumento di potere per tutti i deboli del mondo contro tutti i Principi della terra.Nella seconda parte, Giovanni Galleggianti dimostra, con esempi chiari e semplici, come e con quali mezzi un singolo uomo senza potere, e dunque debole, può utilizzare il machiavellismo umanamente per difendere i deboli contro i soprusi dei potenti.Giovanni Galleggianti dimostra che la falsa fama del machiavellismo come filosofia dei tiranni è dovuta al fatto che i potenti sono stati i soli a metterla in pratica senza scrupoli, e che i deboli sono i soli responsabili di non averla mai messo in pratica, imprigionati come sono sempre stati da ideologie e dottrine fatte di sentimenti di peccato e di accettazione del loro stato di individui deboli e non eletti.“Servo fedele resterà sempre servo” scrisse Machiavelli ai deboli per contestare il servilismo cristiano di Paolo di Tarso: « Che i servi siano sempre sottomessi ai loro padroni, che loro siano sempre sinceri, che non li contestino, che dichiarino loro sempre una vera fedeltà».A chi può essere utile questo libro?Ai deboli, per aiutarli a superare machiavellicamente le difficoltà incontrate nel corso della loro vita, al lavoro, nella lotta con i potenti del gruppo in cui vivono.Ai giovani, al momento del loro ingresso nella giungla della società, verso i 25 anni, quando ormai hanno finito di illudersi nei vari idealismi della loro gioventù.